PIETRASANTA - Le esequie del grande intellettuale versiliese sono state proprio come era lui: una cerimonia sobria, con la commossa testimonianza di chi lo ha conosciuto e delle autorità, semplice e di contenuto. Intorno alla salma si è stretta l'intera famiglia e tanti, tanti amici versiliesi; presenti numerose autorità.
Tra queste il vicesindaco del Comune di Viareggio Rossella Martina, il vicesindaco di Seravezza Valter Bacci, il presidente della Provincia Maura Cavallaro. Il Comune di Pietrasanta era presente con la sua giunta al completo, assente il sindaco Mallegni per impegni a Roma e con il presidente del consiglio Francesca Bresciani. E’ stato il vicesindaco Daniele Mazzoni ad omaggiare la figura del grande intellettuale, tra i protagonisti del Novecento: “Una vita lunga e ricca di esperienze, quella di Manlio Cancogni; penna lucida, coraggiosa, appassionata; radici e piglio indiscutibilmente versiliesi. Nessuno, meglio di lui, ha incarnato così chiaramente i caratteri più tipici di questa terra. Le sue parole suonavano essenziali, incisive, con quel sagace spirito di divertito dispetto con cui pungolava ogni elemento del quotidiano, con cui metteva alla berlina vizi, abitudini e costumi, con cui rendeva meno pesanti il dolore e le fragilità umane. Manlio Cancogni se n’è andato a 99 anni, festeggiati appena lo scorso 16 luglio, nella sua casa a pochi passi da qui, in cui fino all’ultimo è stato attento lettore della contemporaneità. Con Cancogni scompare un grande intellettuale”.”Fu sempre animato dal desiderio di vivere il più possibile nella sua amata Versilia – ha concluso – nonostante gli eventi di una vita, tutt’altro che banale, lo abbiano spesso condotto altrove. Ed è proprio in Versilia che ha scelto di vivere la sua età più matura. Un amore che Pietrasanta saprà opportunamente ricambiare, ma oggi è il giorno del cordoglio, dell’abbraccio ai familiari, del saluto a un grande uomo che portava dentro la nostra Versilia”.