MOTORI - Paolo Andreucci (Peugeot 20 R5 T16) vince il 51° rally del Friuli e delle Alpi Orientali e conquista con due gare di anticipo il titolo tricolore: il nono di una carriera fantastica. Al suo fianco Anna Andreussi. Ora il sogno è la "decima".
I francesi direbbero chapeau, noi correggiamo in modo semplice aggiungendo: giù il cappello. Paolo Andreucci non finisce mai di stupire e alla soglia dei 50 anni valicata ormai da qualche mese, conferma di essere l’indiscusso e indiscutibile numero 1 del rallismo italiano. Crediamo di non esagerare aggiungendo uno dei più grandi di sempre. Il pilota di Castelnuovo Garfagnana, affiancato alle note dalla bella e brava Anna Andreussi, ha fatto infatti un sol boccone dei suoi avversari aggiudicandosi dall’alto di un classe pura e cristallina il 51° rally del Friuli e delle Alpi Orientali. Gara mai stata in discussione fin dai primi chilometri delle 11 PS in programma e al di là dell’uscita repentina di scena di Umberto Scandola, sulla carta l’interlocuore più accreditato al Super Ucci. Subito il ritmo del nove volte campione italiano che costringeva gli avversari ad affannosi inseguimenti che poi significano errori. Alla fine il vantaggio di Andreucci è più che robusto anche se soprattutto nella seconda tappa ha pure amministrato l’ampio margine accumulato. Perico, ricorderete vincitore al Ciocco, finisce la sua corsa ad 1’21”; Basso addirittura a 3’17” dopo aver pagato alla solita sbavatura che caratterizza le corse del pur bravo pilota vicentino. Il tedesco Koessler e Luca Rossetti sono oltre i 5′ con ritardi quasi da clessidra. di antica memoria Insomma una superiorità schiacciante, a tratti imbarazzante, a ribadire lo strapotere del campione garfagnino che inanella così il nono titolo tricolore di una carriera ormai leggendaria per la gioia dei suoi tifosi sparsi lungo tutto lo stivale: dalle Alpi e dal Friuli, appunto, fino alla Sicilia. Giù il cappello signori, anzi chapeua di fronte al super Ucci.