LUCCA - Cerimonia semplice, e purtroppo partecipata solo dalle istituzioni, per ricordare il martirio del giovane parroco di Fiano che venne fucilato sugli spalti delle mura da una pattuglia di SS tedesche.
Era la notte del 3 agosto del 1944 quando Don Aldo Mei, giovane parroco di Fiano, venne condotto sugli spalti sotto le Mura da una pattuglia di SS tedesche e, dopo essere stato costretto a scavarsi la fossa, fu fucilato. Come ogni anno, quel tragico episodio che, come ha sottolineato il direttore dell’istituto storico e della resistenza Luciano Luciani, ha iniziato a far nascere nei lucchesi la coscienza del gesto di questo giovane prete che non si volle piegare alle ragioni naziste, è stato celebrato con una messa e la deposizione di una corona di alloro al cippo commemorativo, recentemente restaurato dopo che un albero caduto dalle mura lo aveva danneggiato. A rendere omaggio alla lapide c’erano però, purtroppo, solo le istituzioni: il vicesindaco Ilaria Vietina, la neo presidente della Provincia Maura Cavallaro accompagnata dall’attuale consigliere regionale Stefano Baccelli, il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti. e l’assessore al comune di Capannori Serena Frediani. Il 3 agosto è stato invece inaugurato proprio nella chiesa di Fiano di cui don Aldo Mei era parroco, il sentiero della memoria e della pace, che dalla chiesa porta su fino al monte Acuto.