PROV. DI LUCCA - Entro una decina di giorni la costituzione di un tavolo con la Regione e le associazioni interessate per mettere in campo provvedimenti sul tema degli ungulati e dei predatori. E' l'impegno che si è assunto l'assessore regionale all'agricoltura e alle foreste Marco Remaschi.
Il problema è serio, ormai con risvolti sociali e non può essere ancora trascurato, nè tantomeno sottovalutato. Così con un vero e proprio blitz gli agricoltori toscani, e quindi anche quelli lucchesi, hanno lasciato per qualche ora le campagne lanciando un vero e proprio SOS alla Regione Toscana sui danni provocati dagli animali selvatici stimato, pensate, in 20 milioni di euro all’anno. 100 milioni negli utlimi 5 anni. Secondo la Coldiretti, la cui delegazione era guidata dal presidente Tullio Marcelli, sono infatti 450mila gli esemplari a piede libero: il 70% sono cinghiali, che ormai è cronaca quotidiana e diffusa un pò ovunque, devasta campi coltivati, azzera le produzioni, stermina gli allevamenti e metteo talvolta a repentaglio la sicurezza stessa dei cittadini. Conseguenze e danni devastanti per l’ambiente: basta andare in pianura nei campi oppure anche in media montagna per rendersene conto. Gli agricoltori dicono basta e chiedono misure immediate e importanti. Del resto finora sono stati insufficienti gli abbattimenti da parte del mondo venatorio: 90mila circa. Un autentico grido d’allarme prima che la situaizone possa ancora peggiorare. Dal canto suo la Regione ha risposto con il neo assessore all’agricoltura e alle foreste Marco Remaschi che si è impegnato ad un esame attento della questione che per quanto riguarda gli ungulati è già stata affrontata anche con il ministro delle politiche agricole e forestali Maurizio Martina. Secondo Remaschi serve una risposta con provvedimenti veri ed efficaci, magari coordinandosi con altre regioni limitrofe come Emilia Romagna ed Umbria. Nella scorsa legislatura era stato varato un pacchettio di misure che magari dovranno essere riviste e se necassario modificate. Remaschi ha tuttavia ribadito la piena disponiilità ad affrontare seriamente queste tematiche e si è impegnato a portare la questione in giunta al più presto e ad aprire nel giro di una decina di giorni un tavolo con tutti gli interessati per varare provvedimenti concreti.