CALCIO LEGAPRO - Ci ha provato e ha lottato fino alla fine, ma la Lucchese si è dovuta arrendere alla capolista 4-3.
Anche i bookmaker l’hanno definita una missione impossibile, ma per la Lucchese vista nelle ultime settimane anche il campo della capolista Teramo può essere terra di conquista, quantomeno di un pareggio. Mister Galderisi manda in campo la formazione annunciata con l’unica eccezione di Pagano a cui consegna la maglia numero 11.
L’inizio però è tutto da dimenticare. Dopo 6 minuti il Teramo passa. E’ Lapadula che si incunea nella difesa dei rossoneri e gela Di Masi con un bel sinistro a incrociare. La Lucchese accusa il colpo e la difesa non sembra in giornata. Al 18′ Donnarumma raddoppia sfruttando un cross dalla sinistra.
La carica della riscossa la suona Ferretti che dopo appena un minuto accorcia le distanze con un tiro angolatissimo dal limite. Sembra la svolta ed invece al 24′ è ancora il Teramo ad andare in rete, ancora Donnarumma che ruba il pallone ad Espeche e poi batte Di Masi. Il finale del primo tempo è ancora tutto di marca locale che in sostanza chiudono il match con il 4-1 firmato da Donnarumma (tripletta per lui) su calcio di rigore concesso dall’arbitro per l’atterramento dello stesso attaccante da parte di Calcagni.
Nel secondo tempo il Teramo cala un po’ e la Lucchese riparte forte. All’8′ ancora Ferretti in rete con un delizioso tiro a girare. Poi è grande sofferenza fino al 90′ quando Nolè fa pensare al miracolo realizzando il 4-3. Quattro minuti di recupero, ma l’impresa non arriva. La Lucchese esce sconfitta con onore e sicuramente non ridimensionata da questa battuta d’arresto.