GARFAGNANA - In molte zone della Garfagnana viene chiamata "crescenza", sopra Piazza al Serchio "crescenta", a Gramolazzo e Gorfigliano "fogaccia pasquale", ma il nome più comune arriva da lontano ed è "pasimata".
Parliamo di uno dei dolci tradizionali della festa di Pasqua in Valle del Serchio. La ricetta originale risalirebbe addirittura al 1621 quando la Confraternita del Santissimo Sacramento di Castiglione Garfagnana ne stabilì la distribuzione a tutti i confratelli. Esteticamente ricorda un po’ un panettone, ma oltre all’uvetta sono i semi di anice a caratterizzarla, donandole un caratteristico aroma e profumo.
Gli ingredienti sono: farina, uova, zucchero, uvetta, anice, burro, lievito, olio e vin santo. Dopo 5 fasi di lievitazione, necessarie per ottenere una “pasimata” sofficissima, l’impasto è pronto per essere messo in forno: 1 ora a 180 gradi.
Una volta ogni famiglia della Garfagnana cucinava la “pasimata” che poi veniva benedetta nel giorno di Pasqua.