LUCCA - 16 anni e 9 mesi di reclusione. E' la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Lucca nei confronti di Roberto Romanini, l'imprenditore di Camaiore accusato di aver sequestrato l'ex socio in affari.
16 anni e 9 mesi di reclusione. E’ la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Lucca nei confronti di Roberto Romanini, l’imprenditore di Camaiore accusato di aver sequestrato l’ex socio in affari.
Il fatto risale al 2006, ma Romanini fu arrestato dalla polizia nel febbraio del 2013. Secondo l’accusa l’imprenditore, che a quel tempo era alla guida di una società che commercializzava funghi, attraverso un filmato compromettente a luci rosse e un sequestro lampo aveva estorto a un imprenditore italo-finlandese la firma di un contratto capestro attraverso il quale obbligava la vittima a pagargli oltre 3 milioni di euro. L’imprenditore oggetto dell’estorsione aveva denunciato il fatto, ma non trovando riscontri la procura aveva archiviato il caso. La prova decisiva era è venuta fuori nel corso di una perquisizione nel giugno del 2011 effettuata dalla polizia in casa di Roberto Romanini nell’ambito delle indagini sull’omicidio del cugino Stefano. Nell’abitazione, Romanini teneva nascosto il filmato hard con cui aveva minacciato l’imprenditore finlandese.
Proprio nei giorni scorsi Roberto Romanini è stato rinviato a giudizio come mandante dell’omicidio del cugino nel processo che prenderà il via a Lucca il 12 maggio.