LUCCA - Conservare e coltivare la memoria per non dimenticare e per fare in modo che atrocità del genere non si ripetano mai più. E' con questo spirito che anche Lucca ha celebrato il Giorno del Ricordo.
Conservare e coltivare la memoria per non dimenticare e per fare in modo che atrocità del genere non si ripetano mai più. E’ con questo spirito che anche Lucca ha celebrato il Giorno del Ricordo, la solennità che commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
La cerimonia principale è stata ospitata dal Real Collegio, la struttura che dal 1947 ospitò 1.200 esuli istriani e dalmati. Prima la deposizione di una corona d’alloro alla targa commemorativa in piazza del Collegio, poi un incontro di riflessione sulla tragedia delle Foibe, sulle drammatiche vicende delle persecuzioni, delle deportazioni e dei massacri di Istria e Dalmazia.
All’incontro hanno partecipato anche un gruppo di esuli che hanno raccontato ai ragazzi la loro esperienza personale. Nel corso della giornata Armando Sestani ha presentato il suo libro “Esuli a Lucca” in cui racconta, tra l’altro, anche perché questa città fu così accogliente.
Giovedì pomeriggio, a Palazzo Santini, è in programma un altro evento legato al Giorno del Ricordo: la presentazione di “Memoria di un esodo. Istriani, Fiumani e Dalmati a Lucca” scritto da Guglielmo Franchi,