CARRARA - Adesioni massicce allo sciopero proclamato dai sindacati in tutto il distretto lapideo apuoversiliese all'indomani dell'incidente mortale costato la vita al 60enne carrarese Paolo Lambruschi, avvenuto ieri mattina a Miseglia

Tutto tace nella zona dei bacini marmiferi di Carrara. Una protesta silenziosa, attuata dai colleghi di Paolo Lambruschi, deceduto nella mattinata di lunedì mentre era a lavoro su un dumper in località Miseglia, in segno di rispetto per la famiglia e per l’ennesima vittima di incidenti sul lavoro.
Lo sciopero, proclamato dai sindacati CGIL, CISL e UIL in tutto il distretto del marmo apuoversiliese, ha avuto un’adesione del 100% al monte a Carrara e una buona adesione in Versilia, segno che i lavoratori del comprato sono uniti per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro.
La tragedia che si è appena compiuta suona ancora più assurda perché, per un beffardo destino, si è verificata proprio nel “Safe day”, la giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. Il sindacato CISL chiede con urgenza la convocazione di un tavolo istituzionale che affronti il tema con attenzione.