CALCIO LEGA PRO - Finora alti e bassi delle due formazioni. Meglio gli oranges che hanno buona classifica. Ma Lucarelli teme la psicosi-trasferta. Solo dopo la rifinitura Pagliuca deciderà invece l'undici della Lucchese.
Siccome l’antico adagio suggerisce ancora, e fino a prova contraria, che non c’è due senza tre, la Lucchese ha l’obbligo di riprovarci, perlomeno per non smentire i vecchi e mai desueti proverbi. I quattro punti arpionati con merito nelle ultime due partite hanno scacciato qualche fantasma anche se la strada verso la salvezza è ancora molto lunga. Lunghissima. Importante il punto conquistato a Pisa con prova determinata e coraggiosa, ma contro la Pistoiese ci vorrà più una Lucchese sulla falsariga di quella ammirata almeno per un’ora contro il Grosseto. I rossoneri giocano in casa e non possono certo aspettare i rivali ma devono fare la partita. Lo sa anche il tecnico degli oranges Cristiano Lucarelli che, preoccupato dal recente rendimento dei suoi lontano dal Melani, inquadra la sfida del Porta Elisa: Capitolo-formazione in divenire per la Lucchese. Pagliuca non si sbilancia e tende sino alla rifinitura a mescolare le carte. Ma è altrettanto ovvio che recuperati dagli acciacchi Mingazzini e Rajcevic, l’undici anti-Pistoiese non si discosterà troppo da quello delle ultime partite. Le uniche incertezze riguardano il ruolo di terquartista dove per una maglia si candidano Lo Sicco, Chianese e il rientrante Santini. In attacco dipenderà anche dal terreno di gioco. Dovesse infatti riusultare particolarmente pesante non escludiamo il tandem dei due lunghi con Strizzolo ad affiancere il talentuoso montenegrino Filip Rajcevic.