CASTIGLIONE GARFAGNANA - Era da almeno un decennio che la pioggia non condizionava il regolare svolgimento del secolare rito dei Crocioni a Castiglione Garfagnana. Nella serata del Giovedì Santo invece vento, pioggia e temperature invernali hanno imposto di accorciare il percorso di colui che porta la croce.

Ci sono cose che si possono spiegare altre no, oggi sarebbe complicato spiegare come un antico rito che si tramanda da generazioni abbia ancora una grande forza, non sappiamo se è la forza della fede ma di certo a Castiglione Garfagnana il rito dei Crocioni è un punto fermo di tutta la comunità. infatti proprio nel rispetto della tradizione questa manifestazione viene ancora chiamata al plurale in quanto nel passato erano addirittura due le manifestazioni, tutto inizia dalla scelta di una persona che per una sera vive le fatiche e il dolore di Gesù verso il Monte Calvario, la persona che rimane anonima per tutti tranne a coloro che l’aiutano a vestirsi. Dopo la Santa Messa celebrata da Don Riccardo Micheli si è celebra il rito della lavanda dei piedi che completa l’ultima cena. Poi Giuda Escariota abbandona gli apostoli per tradire Gesù , e da li a poco arriveranno i soldati romani per arrestare Gesù. Da quel momento per questa persona inizia un percorso penitenziale, duro, faticoso che ricorderà per il resto della sua vita. La pesante croce in spalla, le catene ai piedi e le spine in testa lungo un percorso impervio anche se quest’anno è stato ridotto e facilitato si tratta pur sempre un’impresa che ricorderà per sempre. Ovviamente quest’anno viste le condizioni atmosferiche non era presente il pubblico della grandi occasioni ma la cosa più importante è che il rito sia stato celebrato e la tradizione rispettata.