MOTORI - Si corre sabato e domenica la16esima edizione del Rally della Val d'Orcia, seconda prova del CIRT 2025. Si riparte con uno stuolo di protagonisti veloci e agguerriti. Duello serrato tra i rampanti Ciuffi e Battistolli ma con l'intramontabile Andreucci a far da terzo incomodo. Debutto stagionale per il navigatore lucchese Giacomo Ciucci alle note di Tamara Molinaro.

Dopo il successo al Foligno si riparte con Tommaso Ciuffi al comando del CIRT 2025 ma con diversi contendenti a cominciare dal campione in carica Alberto Battistolli che gli renderanno dura la vita. Si respira la vigilia di un altro appuntamento da seguire col fiato in gola perchè il Terra è avvincente e gli sterrati senesi promettono spettacolo tra la pioggia annunciata di sabato pomeriggio e condizioni che potrebbero mutare, appunto, strada facendo. Tanti i protagonisti annunciati ed eccellenti perchè oltre ai due rampolli suddetti non possiamo dimenticare il 18enne Giovanni Trentin, uno nato per correre. Qualche anno in più, anzi tanti in più, sul groppone ma una classe cristallina e immensa per Paolo Andreucci che non vuol fare da comparsa come ha già dimostrato in Umbria. Non è proprio nel suo dna. E poi gli altri, ovvero Andolfi e gli scandinavi Mille Johansson e Benjamin Korhola che sapranno farsi vedere e valere. Il rallismo lucchese sarà rappresentato anche dal camaiorese Emanuele Dati in lizza con la sammarinese Daiana Darderi e il navigatore Giacomo Ciucci al debutto stagionale e alle note delle velocissima e talentuosa Tamara Molinaro. Sono 68 gli iscritti che dopo lo shakedown di sabato mattina cominceranno a far rombare i motori con le loro macchine avvolte in nuvole di polvere già nella prima tappa di sabato che prevede quattro prove speciali cui vanno sommate le restanti sei della domenica. Partenza e arrivo a Radicofani. Il “volante racconta” che due anni fa su questa corsa e sull’ultima prova di San Casciano dei Bagni Paolo Andreucci compì una grandissima impresa recuperando 13″ sull’ultima speciale a Giacomo Costenaro. Una prodezza nella nebbia da parte di un autentico fuoriclasse.