VIAREGGIO - In discussione per l'adozione lunedì in Consiglio comunale il Piano Attuativo della Pineta di Ponente, atteso da 20 anni. Nessuna nuova area per le attività: si punta a recuperare le strutture abbandonate. Per la sicurezza torna la proposta di recintare il parco come nelle grandi città

Una siepe di recinzione che delimiti il parco e aiuti a regolare ingressi e uscite. Una migliore illuminazione pubblica sul viale Capponi e più dispositivi di videosorveglianza per favorire la sicurezza. E nessuna variazione sul numero di attività economiche.
Sono alcuni dei punti principali previsti dal nuovo Piano Attuativo della Pineta di Ponente che andrà al voto del Consiglio comunale di lunedì per essere adottato. Uno strumento urbanistico atteso da 20 anni che – una volta approvato definitivamente – regolerà lo sviluppo della pineta più frequentata, e amata, da viareggini e turisti.
Gli esercizi resteranno gli attuali 43: non ci saranno nuove aree di trasformazione ma solo il recupero delle strutture esistenti: simbolica la situazione del glorioso Pino sul tetto, chiuso e abbandonato da quasi dieci anni e oggi in vendita a circa 300mila euro.
Ma la novità che farà più discutere è l’impianto, previsto dal Piano, di una siepe di recinzione lungo il perimetro della pineta ma solo nell’area compresa tra via Vespucci e via Marco Polo. Composta da arbusti, alta circa 70 cm e spessa 1,5 metri dovrebbe fare da deterrente anche in chiave sicurezza, rendendo la vita più difficile agli spacciatori che, nelle ore di buio, vanno e vengono senza ostacoli potendosi dileguare in ogni direzione.