Viareggio - Si avviano verso la conclusione le indagini sulla morte del marocchino senza fissa dimora investito a più riprese lo scorso settembre dall'imprenditrice viareggina che aveva appena derubato. Secondo la perizia medica sarebbe stata la prima botta a provocare l’emorragia letale.

La chiusura delle indagini sull’omicidio di via Coppino potrebbe essere questione di pochissimi giorni. Sì perché è attesa a stretto giro la perizia tecnica sul suv di Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice balneare che lo scorso 8 settembre investì 4 volte e uccise Nourdine Mezgui, il marocchino senza fissa dimora che qualche ora prima le aveva rubato la borsa. E’ arrivata invece nei giorni scorsi alla Procura di Lucca, la perizia medica sul corpo della vittima. Secondo indiscrezioni, i rilievi indicherebbero che a uccidere Mezegui sarebbe stato il primo colpo ricevuto dal Suv guidato da Dal Pino che avrebbe provocato l’emorragia risultata letale per l’uomo. Altri elementi salienti arriveranno anche delle immagini acquisite da una seconda telecamera di videosorveglianza con inquadrature più larghe e diverse da quelle fornite dall’impianto del negozio teatro dell’investimento. I nuovi video mostrerebbero l’auto di Dal Pino lasciare il luogo dell’omicidio in direzione mare, fare inversione e ripercorrere via Coppino in direzione monti per allontanarsi definitivamente dalla scena del crimine. Dopo la consegna della relazione tecnica – attesa a brevissimo – scatterà la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio. In questo caso il giudizio immediato è escluso perché è già stato superato il limite dei 6 mesi previsto per tale procedura. Il gip procederà dunque a fissare l’udienza preliminare nel corso della quale verrà definita la fattispecie di omicidio di cui dovrà rispondere Dal Pino.