Monte Altissimo, niente conciliazione almeno fino a maggio 2026

Monte Altissimo, niente conciliazione almeno fino a maggio 2026

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Roma - La sezione speciale Usi Civici della Corte d’Appello di Roma chiamata a esprimersi sul patto tra Comune ed Henraux per l'escavazione in alcuni siti della montagna si è presa più di un anno di tempo per il verdetto

E’ stata rinviata a maggio del 2026 l’udienza presso la sezione speciale Usi Civici della Corte d’Appello di Roma in merito al patto di conciliazione tra Comune di Seravezza ed Henraux su alcuni siti estrattivi del Monte Altissimo. Nel corso della seduta la Corte ha spiegato di non poter dare udienza alla speciale rappresentanza, ovvero i cittadini sorteggiati lo scorso 19 febbraio dalla Regione Toscana per rappresentare le frazioni montane, non essendo stati formalmente costituiti in giudizio. E’ stato quindi reso noto che due terzi del collegio giudicante saranno sostituiti e dunque il dibattimento è stato rinviato al 5 maggio 2026. Il fronte ambientalista, composto da Dominio Collettivo, Mountain Wilderness e altre associazioni del territorio, contestano la legittimità della conciliazione, i suoi contenuti, e le procedure di selezione dei frazionisti. Opposto il parere del sindaco del Comune di Seravezza Lorenzo Alessandrini che dichiarato: “Il rinvio di un anno ci fa perdere altri 200 mila euro, ovvero le risorse che sarebbero entrate nelle casse del municipio e che avremmo utilizzato per la montagna se la conciliazione fosse in vigore”. La sezione speciale Usi Civici della Corte d’Appello di Roma, lo ricordiamo, si dovrà esprimere sul patto di conciliazione tra Comune di Seravezza ed Henraux che, in sostanza, impegna il colosso del lapideo a corrispondere al municipio un indennizzo annuo in cambio della rinuncia da parte dei residenti della montagna a ogni pretesa proprietaria sulle aree di cava e dunque del via libera all’escavazione. Alla seduta di martedì hanno partecipato i legali di Comune, Regione Toscana, Henraux e gli avvocati del fronte “ambientalista” vale a dire Dominio Collettivo e Mountain Wilderness.