Il Carnevale spinge il turismo: oltre 450 milioni di euro tra tradizione e festa

Il Carnevale spinge il turismo: oltre 450 milioni di euro tra tradizione e festa

Roy Lepore

di Roy Lepore

VIAREGGIO - Il turismo di Carnevale in Italia è in forte crescita, generando un indotto economico di oltre 450 milioni di euro tra il 28 febbraio e il 4 marzo. Un'indagine della Cna evidenzia l'importanza della riscoperta delle tradizioni e il ruolo chiave delle manifestazioni storiche in dieci località simbolo, tra cui Venezia, Viareggio, Fano e Ivrea.

Il turismo di Carnevale in Italia ha il vento in poppa. Grazie soprattutto alla riscoperta della tradizione. E quest’anno vale oltre 450 milioni nel periodo che comprende il fine settimana, il lunedì e il ‘martedì grasso’, insomma tra il 28 febbraio e il 4 marzo. A rilevarlo una indagine condotta dalla Cna.

L’indagine si focalizza in particolare su dieci località portabandiera del turismo ‘in maschera’ italiano: Venezia, Viareggio, Fano, Ivrea, Putignano, Cento, Acireale, Sappada, Sciacca, Mamoiada. I dati non sono relativi solo ai comuni direttamente interessati da importanti manifestazioni carnascialesche ma riguardano l’intero distretto territoriale, evidenziando una ricaduta positiva a macchia d’olio.

Emerge dall’indagine, inoltre, che a trainare il turismo di Carnevale, e quindi di un periodo tradizionalmente poco vivace come questo a cavallo tra febbraio e marzo, sono anche gli stranieri. Venezia è nettamente in cima al podio. Il suo Carnevale, peraltro, è quello che attira maggiormente il turismo dall’estero, grazie al fascino senza tempo della città. Alle spalle del capoluogo lagunare per movimento economico si piazza Viareggio, la località dei carri addobbati, autentica fabbrica di emozioni e divertimento per i ‘bambini’ di ogni età.

Al terzo posto a pari merito le due manifestazioni dalla lunga storia che si tengono a Ivrea, con la famosa ‘battaglia delle arance’, e a Fano.