LUCCA - La retrospettiva in san Cristoforo a cura del Circolo Culture Club. Familiari e amici ricordano lo sguardo ironico e la grande umanità del fotografo - ma anche ottimo musicista e poeta in vernacolo - scomparso prematuramente lo scorso anno a Lisbona.

Decine di scatti per raccontare una vita di grandi passioni. La musica, le montagne, il teatro, i cammini polverosi, la sua Lucca, l’amata nipotina e poi ovviamente la fotografia. La Chiesa di San Cristoforo non basta a contenere il mondo di Roberto Petrocchi, fotoamatore, ma anche ottimo musicista e poeta vernacolare, scomparso prematuramente un anno fa a Lisbona. La retrospettiva, curata dal Circolo Culture Club, è una studiata selezione dell’immenso archivio di Roberto: dalle foto analogiche degli anni Settanta fino all’entusiasmo per le opportunità del digitale, passando attraverso alcune delle rime con cui era solito rimarcare momenti di vita personale e piccoli e grandi eventi pubblici. Un percorso che restituisce alla città – ai tanti amici e familiari, ma anche a chi non lo ha mai conosciuto – lo sguardo ironico e la grande umanità di un artista poliedrico.

Lo mostra resterà aperta fino a giovedì, con orario 10 – 13, 16 -19.