LUCCA - È questa la richiesta della pm di Verona Eugenia Bertini nei confronti dell'ex iridato di ciclismo. La sentenza è prevista per il 28 aprile.
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La procura di Verona ha chiesto due anni di carcere nei confronti di Mario Cipollini, l’ex campione del mondo di ciclismo, 57 anni, imputato di calunnia nei confronti del suo ex mentore Ivano Fanini, per averlo accusato di tentata estorsione. La lettura della sentenza è prevista per il prossimo 28 aprile. Il reato andrà però in prescrizione ad agosto e quindi in caso di condanna Cipollini non dovrebbe scontare alcuna pena.
L’ex ciclista aveva querelato il patron di Amore e Vita a marzo del 2017, sostenendo che quest’ultimo lo avrebbe minacciato di diffondere notizie inedite sull’utilizzo di sostanze dopanti, per ottenere il pagamento dovuto in base a una sentenza del giudice civile di Lucca. La denuncia era stata archiviata a luglio dell’anno successivo e così Fanini era passato al contrattacco, con una querela per calunnia.
Il legale di parte civile ha chiesto un risarcimento danni di 70.000 euro a favore di Fanini, con una provvisionale di 30.000 euro. Il difensore di Cipollini ne ha chiesto l’assoluzione poiché non ci sarebbe stata la volontà dell’ex corridore di voler incolpare Fanini di tentata estorsione, ma solo la segnalazione di una serie di fatti affidati alla valutazione della magistratura.