LUCCA - Una truffa elaborata per cui è stata denunciato un 35enne cittadino rumeno residente a Ravenna. Vittima un cittadino lucchese di 52 anni.
Una truffa elaborata, composta anche da una intercettazione telefonica. È stata ritrovata dalla polizia un’auto acquistata con un’assegno falso ai danni di un cittadino lucchese di 52 anni. Un caso per il quale è stato denunciato per truffa un cittadino rumeno di 35 anni residente a Ravenna.
Tutto è cominciato quando il 52enne, proprietario di un Audi RS4, ha messo un annuncio di vendita su un noto portale online. Pochi giorni dopo è stato contattato da un presunto acquirente che, dopo una breve trattativa, ha offerto la cifra di 36.000 euro, da pagare con assegno. Per rassicurare il venditore, l’uomo ha inviato una fotografia dell’assegno, invitandolo poi a verificare con la sua banca la copertura presso la banca emittente.
Un passaggio effettuato dal direttore della banca della vittima, ricevendo rassicurazioni sulla copertura della somma. Il proprietario dell’auto ha così preso accordi per la consegna dell’assegno e il disbrigo delle pratiche del caso. Tutto sembrava essere andato per il meglio, fino a quando il 52enne non è andato in banca per riscuotere l’assegno e scoprire l’inganno.
Le indagini della polizia hanno consentito di scoprire, a proposito della telefonata tra gli istituti bancari, che l’acquirente era riuscito a collegarsi alla colonnina telefonica della banca emittente dell’assegno intercettando tutte le chiamate in arrivo, riuscendo quindi a rispondere personalmente alla chiamata del direttore della vittima. Ulteriori indagini hanno poi portato alla localizzazione l’auto a Ravenna e al suo sequestro. Sono in corso adesso accertamenti per individuare i complici del cittadino rumeno.