MASSA - Nonostante le polemiche sollevate, l'Asl non ha fatto nessun passo indietro sulla riorganizzazione degli anestesisti all’Ospedale Apuane di Massa, che entrerà in vigore nelle prossime ore.
Sulla decisione, che prevede di ridurre da tre a due i medici anestesisti nell’orario notturno, dalle 20 alle 8, si sono espressi con preoccupazione e indignazione anestesisti, sindacati, medici, dirigenti sanitari ed ex primari.
Asl, da parte sua, durante il dibattito tra azienda e sindacati di fronte al Prefetto di Pisa, ha proposto di attivare un tavolo di confronto con i sindacati a cadenza quindicinale, così da analizzare i dati delle chiamate, dei carichi di lavoro e delle attività svolte, dopo aver ribadito che “Il parto in analgesia viene e verrà garantito a tutte le partorienti che ne faranno richiesta”.
Dopo le proteste dell’ Intersindacale regionale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, di gruppi politici, e di associazioni come Italia Nostra, che si è detto “sconcertata di fronte all’atteggiamento intimidatorio e arrogante dei vertici dell’Asl contro chi ha manifestato perplessità o contrarietà”, CGIL Massa-Carrara torna sull’argomento tramite il segretario provinciale Nicola Del Vecchio, preoccupato per questo rischioso taglio al servizio.
Secondo Del Vecchio, questa decisione non può riguardare solo l’azienda ma “i sindaci e le sindache del territorio devono essere fatti oggetto di un confronto” e, dopo aver presentato le sue valutazioni a termine di un incontro con gli anestesisti conclude che se l’azienda intende andare avanti, proseguirà lo stato di agitazione.