Pietrasanta - Era in carcere per il tentato omicidio di un maresciallo dopo un furto in Versilia. Adesso è stato accusato anche di un altro furto avvenuto in una villetta di Pietrasanta
Tentò di investire un maresciallo dei carabinieri durante una fuga dopo aver messo a segno un furto in Versilia il nove ottobre scorso quando poi venne arrestato per concorso in tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di La Spezia.
Adesso i carabinieri lo hanno ritenuto colpevole di un altro furto, questa volta compiuto insieme a due complici all’interno di una villetta di Pietrasanta.
Protagonista della vicenda un giovane di origini albanesi che i carabinieri, al termine di mesi di indagini, hanno ritenuto responsabile anche di questo episodio avvenuto a maggio sempre in Versilia.
Indagini che scattarono quando l’uomo venne fermato per un controlli dai carabinieri di Altopascio la sera del 31 a bordo di una Lancia Delta insieme agli altri due soggetti.
Insospettiti dall’atteggiamento dei tre, i militari hanno incrociato diverse informazioni anche sugli spostamenti dell’auto, ricostruendo quanto avvenuto dopo il furto.
In quell’occasione vennero sottratti diversi gioielli e tre pistole regolarmente detenute dai padroni di casa e chiuse in una cassaforte che venne forzata con l’ausilio di un flessibile.
Dalle indagini è emerso che i tre, dopo il furto, avevano incontrato dei connazionali per cedere la refurtiva prima di essere fermati dalla pattuglia.
La notifica di questo ennesimo episodio criminale è stata effettuata all’uomo in carcere, mentre sono ancora in corso le indagini per risalire all’identità dei due complici.