Maxi sequestro di droga al porto di Livorno

Maxi sequestro di droga al porto di Livorno

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Livorno - Stroncato un traffico internazionale di droga proveniente dal Sudamerica e gestito da organizzazioni criminali italiane ed albanesi. Arrestati 30 soggetti e sequestrate oltre due tonnellate di cocaina

 

Due tonnellate di cocaina, 45 kg di hashish e 20 di marijuana, per un valore sul mercato di oltre 70 milioni di euro. Sono questi i numeri del maxi sequestro che lo SCICO della Guardia di Finanza ha effettuato al porto di Livorno, nell’ambito di una complessa indagine internazionale che ha portato all’arresto di 30 soggetti italiani, albanesi, rumeni ed ucraini coinvolti a vario titolo nel traffico di droga.

Il sodalizio criminale era composto dalla criminalità italiana, ‘ndrangheta e camorra e da quella albanese, con ramificazioni in Belgio, Francia, Germania, Ecuador e Colombia.

Erano infatti i due paese sudamericani quelli di provenienza dello stupefacente che veniva occultato in container diretti nei porti di Livorno, Genova e Savona, a volte nascosto in intercapedini, altre sotto carichi di frutta esotica.

Ai pacchi di droga venivano applicati dei dispositivi di radiolocalizzazione per rendere più agevole il lavoro dei basisti incaricati di recuperare la merce e trasferirla fuori dalle aree portuali.

L’indagine e le perquisizioni hanno coinvolto anche il personale dell’Europol, di Eurojust e del servizio antidroga albanese, oltre allo SCICO e alla Direzione Nazionale Antimafia italiani.