CALCIO C - Prosegue l'intenso ciclo dei rossoneri chiamati mercoledì sera (ore 20,45) alla difficile trasferta sul campo della Virtus Entella. Rientra Quirini dalla squalifica ma ci sono da valutare le condizioni degli infortunati. Tradizione discreta sul campo dei liguri con quattro pareggi e una sola sconfitta.
Brucia ancora sulla pelle la sconfitta col Pescara che il campionato chiama subito ad altri severi impegni. Arriva un turno infrasettimanale che vedrà la Lucchese di scena mercoledì sera sul campo della Virtus Entella seconda in classifica a quattro punti dalla capolista in un gruppetto di pretendenti ad un posto al sole che comprende Ternana, Torres e il sorprendente Arezzo. La Lucchese è molto più indietro. Le assenze, la forza di un avversario quotato e forte come il Pescara di Silvio Baldini e una tranquillità generale (vedi sfogo di Gorgone in sala stampa) che pare essersi smarrita, sono emerse in modo palese nella triste domenica sera del Porta Elisa. Risollevarsi subito anche se non sarà facile perchè l’Entella di Fabio Gallo è compagine costruita per lottare al vertice. Da notare nelle file dei liguri la presenza dell’ex-capitano rossonero Andrea Tiritiello. Vigilia all’insegna dell’incertezza sulle condizioni fisiche degli acciaccati. Di sicuro rientrerà Quirini dopo la giornata di squalifica. Al Comunale di Chiavari questo il probabile schieramento. Lucchese in campo con (3-5-1-1): Palmisani in porta; Dumbravanu, Fazzi e Frison in difesa; Quirini, Catanese, Welbeck, Tumbarello e Antoni cerniera mediana; Saporiti alle spalle di Sasanelli. Il pallone racconta che dalla stagione 2018/2019 quello di mercoledì sera sarà il sesto confronto tra le due squadre in terra ligure. Quattro pareggi ed una sconfitta per i colori della Pantera. Detto che lo scorso anno finì 0 a 0 con le immagini andiamo a ritroso alla stagione 2022-2023 quando i rossoneri sfiorarono il colpaccio. Era il 3 dicembre 2022 e Mastalli portò in vantaggio la Lucchese alla mezz’ora del primo tempo. Strenua resistenza fino al 90esimo quando l’ex-Favale punì in questo modo (pallone dentro… pallone fuori) le illusioni rossonere.