Roma - Dopo il coro di “no” che si è levato praticamente da tutti gli stabilimenti balneari del paese, Versilia inclusa, gli operatori del settore hanno manifestato il loro dissenso sull’ultimo provvedimento del governo centrale in materia di concessioni, direttamente ai membri della Camera dei Deputati.
Le associazioni di categoria dei balneari sono tornate a manifestare il loro più profondo dissenso rispetto all’ultimo ultimo decreto legge in materia di concessioni e lo hanno fatto alla Camera dei Deputati, davanti alle Commissione riunite Giustizia e Finanze. Assobalneari Italia, Associazione italiana porti turistici-Assomarinas, CNA Balneatori, FAITA Federcamping, Federbalneari Italia, Federterziario balneari, Sindacato Italiano Balneari (SIB) hanno spiegato agli onorevoli deputati che il testo, il decreto legge DL 131/2024, approvato lo scorso settembre dal Consiglio dei Ministri, va rivisto perchè apre “alle gare indiscriminate e alla morte di migliaia di piccole imprese familiari,” perché non prevede “adeguati indennizzi” e “non mantiene ciò che aveva promesso la premier Meloni”. Tutti i rappresentanti di categoria si sono impegnati a far pervenire per iscritto le loro osservazioni alle Commissioni competenti.