CALCIO LEGA PRO - Prosegue intensa la preparazione della Lucchese in vista del posticipo di lunedì pomeriggio con il Grosseto. Il tecnico rossonero cambia modulo e passa al 3-5-2. Debutto per i nuovi Mingazzini e Di Masi.
Lo stadio Porta Elisa ce lo abbiamo. E allora perchè non sfruttarlo ? Il nuovo diktat del DG Giovanni Galli ha subito fatto presa nell’ambiente rossonero. Si torna così alle vecchie e saggie abitudini che significa un proficuo galoppo del giovedì pomerigio contro il Rosignano, sparring-partner che arriva dalla realtà del campionato di Eccellenza dove con 7 punti veleggia nelle zone mediobasse della classifica. Quel che conta per Guido Pagliuca è trovare, anzi ritrovare la sua Lucchese, smarritasi più sì che no, nel mezzogiorno di fuoco di Forlì. Lui, il 38enne tecnico di Cecina, vuol rivedere contro il Grosseto una squadra feroce e determinata e che invece da 40 giorni a questa parte viaggia col freno a mano tirato: vittima di mille dubbi e di centomila paure.(PAGLIUCA). Il buon Pagliuca si appresta a cambiare atteggiamento tattico passando alla difesa a tre dove agiranno Vosnakidis, Espeche e Calistri. Centrocampo più folto con Mingazzini davanti alla difesa, Vittiglio e Nolè esterni, Boilini e Chianese i due interni. Davanti agiranno Strizzolo e Biasci. Detto che Santini è ancora indisponibile, rimane il dubbio-Calcagni, malanno ad un dito di un piede, che potrebbe giocarsi il posto di esterno destro con Vittiglio. Tuttavia mancano ancora tre-quattro giorni e quindi qualcosa potrebbe pur sempre cambiare. Vedremo se contro i torelli maremmani l’innesto di due giocatori molto esperti come di Masi e Mingazzini servirà a conferire maggiore equilibrio e tranquillità a tutta la squadra. Dopo 40 giorni di digiuno ci vorrebbe un risultato positivo per scacciare i troppi fantasmi di questo malinconico autunno rossonero.