MOLAZZANA - Questa attività che fa parte di un progetto del Gal Montagnappennino, oltre a fornire prodotti di assoluta qualità permette la pulizia e il recupero dei terreni come nel passato riducendo così il rischio di movimenti franosi e idrogeologici.
Recuperare vecchi appezzamenti di terra non più coltivati da anni. L’attività è attualmente in voga nel paese di Cascio nel comune di Molazzana che si conferma, in questo senso, una comunità attenta alle buone pratiche. Protagonisti sono i giovanissimi del territorio che hanno accolto l’invito dell’associazione ricreativa e sportiva di Cascio a partecipare alle fasi di lavorazione del mais, granoturco o formenton, coltivato sul posto e destinato non solo alla polenta ma anche a comporre il mix segreto delle famose crisciolette. Questa attività che fa parte di un progetto del Gal Montagnappennino, oltre a fornire prodotti di assoluta qualità permette la pulizia e il recupero dei terreni come nel passato riducendo così il rischio di movimenti franosi e idrogeologici. I ragazzi stanno dimostrando passione per questi antichi mestieri da tempo dimenticati e poco conosciuti dalle nuove generazioni. Il progetto ha proprio questa finalità: rinfrescare la conoscenza su come si svolgono le fasi di lavorazione, dalla sfogliatura alla sgranatura, alla ripulitura del mais. E a questo punto non resta che sedersi a tavola per apprezzare la polenta frutto di tanta fatica.