Forti le dichiarazioni del CEO di The Italian Sea Group di Marina di Carrara (che dal 2021 controlla il cantiere viareggino) a pochi giorni dal naufragio del Bayesian in Sicilia. Ma a Viareggio e Carrara non si temono contraccolpi sul gruppo.
Mentre a Porticello è stata recuperata la settima e ultima vittima del tragico naufragio del Bayesian (la figlia 18enne dell’armatore Mike Lynch) e con le indagini per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colposi avviate dalla Procura ma ancora senza indagati, a pesare come macigni sono state le parole di Giovanni Costantino. Il CEO di The Italian Sea Group di Marina di Carrara – che nel 2021 ha acquisito la Perini Navi di Viareggio dove il lussuoso veliero era stato costruito e varato nel 2008 – definendo l’imbarcazione “inaffondabile” ha attribuito le cause del disastro ad una “sommatoria lunghissima di errori umani” e negligenze da parte dell’equipaggio. In sostanza il comandante e la crew non avrebbero gestito l’arrivo della tempesta, ampiamente prevista, e avrebbero compiuto manovre sbagliate che hanno portato lo yacht a imbarcare rapidamente acqua.
Parole nettissime diffuse da Costantino sui maggiori media nazionali e internazionali che sono apparse, tra gli addetti ai lavori del territorio, una mossa preventiva per tutelare il nome del cantiere, per rassicurare i mercati finanziari e gli armatori sull’affidabilità dei velieri Perini a fronte. Il numero uno di Tisg – che parla di un danno di immagine enorme da questa vicenda e di una flessione in Borsa – non esclude azioni legali di tutela per le varie ricostruzioni apparse in questi giorni.
Chi lavora nei cantieri di Viareggio e Carrara al momento non sembra temere contraccolpi sul futuro del gruppo. “Questo ritrovato attivismo di Costantino per Perini Navi serve solo a tutelare l’immagine del gruppo” – commenta al Tg Noi Nicola Riva, segretario della Fiom Cgil Lucca. “Per Viareggio cambia poco dal momento che ciò che è rimasto di Perini, la nuova falegnameria di via Coppino, è praticamente inattiva.”