LUCCA - L'Azienda sanitaria rigetta l'accusa di aver "improvvisamente iniziato la procedura di alienazione" approfittando delle feste agostane.
Dopo le polemiche scaturite della messa in vendita di tre padiglioni del “Campo di Marte” nei giorni scorsi, l’Asl Toscana nord ovest fa un mezzo passo indietro e apre a scenari alternativi. Il tutto però specificando che il piano di alienazioni dell’ex ospedale lucchese è lo stesso del 2015 e che per alcuni edifici “è stato deciso un riutilizzo che di fatto ne esclude la vendita”.
Lo afferma l’Azienda in una nota, nel quale rispedisce al mittente anche l’accusa si aver “improvvisamente iniziato la procedura di alienazione” o annunciato qualcosa “approfittando del periodo di ferragosto”, rimarcando anche come l’inserimento nel piano alienazioni di immobili inutilizzati è un passaggio obbligatorio. Attualmente sono rimasti nel piano “soltanto tre strutture: il padiglione G, il padiglione N e l’ex laboratorio analisi – si legge nella nota -. Sono edifici che era già stato deciso di non riutilizzare, tanto che uno di questi è stato messo a disposizione della Provincia di Lucca per altri servizi destinati alla comunità lucchese”. L’Asl è comunque “disponibile – riporta ancora la nota -, a valutare altre possibili ipotesi di utilizzo”.
Attualmente sono in corso i lavori del padiglione C, per la realizzazione del nuovo ospedale di comunità, per un costo di 2,5 milioni di euro. L’intervento riguarda il consolidamento sismico, l’adeguamento e la ristrutturazione dei locali destinati sia alle cure intermedie che all’hospice. L’ospedale di comunità è una struttura della rete assistenziale territoriale con posti letto dedicati al proseguimento delle cure dopo il ricovero ospedaliero o per evitare il ricovero, quando è basso il livello di assistenza medica necessario. Grazie ai fondi Pnrr, è stata realizzata anche la nuova centrale operativa territoriale (COT) di carattere aziendale, che coordina l’attività di tutte le centrali dell’Asl Toscana nord ovest.