Stazzema - Ricorrenza "tonda" per la la strage nazifascista costata la vita a 560 civili, tra cui donne e bambini. Alla commemorazione, sindaci e cittadini da tutta la Toscana e non solo. Pesa l'assenza del governo. "Li ho invitati ma non mi hanno risposto" attacca il sindaco di Stazzema Maurizio Verona. "La nostra Repubblica nasce qui, assenza grave", aggiunge il presidente della Regione Eugenio Giani
“Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici. Quelle che, anche oggi, ci spingono a respingere le ragioni della guerra.” Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema in occasione dell’80esimo anniversario della strage. Il messaggio è stato letto nel corso della commemorazione, davanti a decine di sindaci arrivati da tutta la Toscana, ai rappresentanti delle istituzioni regionali, ai pochi superstiti dell’eccidio e ai tantissimi cittadini che hanno voluto assistere alla celebrazione. Una cerimonia molto partecipata dove nonostante il messaggio inviato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani si è fatta notare l’assenza dei rappresentanti del governo, come ha sottolineato il sindaco di Stazzema Maurizio Verona. Per il centro destra erano presenti, invece, alcuni sindaci e il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Vittorio Fantozzi.
Dopo la messa e le orazioni dei rappresentati delle istituzioni, a chiudere la cerimonia, l’inno di mameli intonato dal Coro delle voci bianche del Festival Puccini di Torre del Lago