ROMA - "C'è un confronto in atto sul parere motivato della Commissione europea che va avanti nella sua complessità." Il Ministro Fitto rinvia la soluzione al caso balneari a dopo l'estate. A niente è valso l'annuncio dello sciopero degli ombrelloni del 9 agosto.
E’ quanto si è limitato a dire – sollecitato dai cronisti – il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto sullo spinoso dossier balneari a margine della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l’approvazione del decreto Omnibus in Consiglio dei Ministri. Decreto che ha non toccato il riordino delle concessioni, tanto atteso dalla categoria lasciata in balìa di un caos normativo senza precedenti. La risposta – a dir poco laconica – di Fitto, candidato in pectore della premier Meloni al ruolo di Commissario Europeo per l’Italia, fa capire che non ci sarà un intervento del Governo, quanto meno a breve. Neppure di fronte all’annunciato sciopero dei balneari del Sib Confcommercio e Fib Confesercenti che venerdì 9 agosto terranno simbolicamente chiusi gli ombrelloni per le prime due ore della mattinata in segno di protesta in tutta Italia.
In Versilia il fronte è già diviso. A Lido di Camaiore saranno in molti ad aprire i punti ombra alle 9.30 anziché alle 7.30. A Viareggio invece la base dei balneari, contraria all’iniziativa, non aderirà. Lo sciopero sarà replicato il 19 e il 29 agosto. In ogni caso saranno presenti i bagnini per garantire la sorveglianza.
Il tempo scorre. La scadenza delle concessioni resta fissata al 31 dicembre e i comuni della costa versiliese e apuana hanno, almeno formalmente, avviato le procedure: un passaggio obbligato per potersi avvalere della proroga tecnica prevista dalla legge Draghi, proroghe impugnate al Tar dal Garante per la Concorrenza. Ma a settembre o ottobre – con o senza indicazioni dal Governo – dovranno entrare nel vivo le procedure per la messa all’asta delle concessioni.