Incendio Carbonovus, Protezione Civile: “Fiamme spente, riaprite le finestre”

Incendio Carbonovus, Protezione Civile: “Fiamme spente, riaprite le finestre”

Federico Conti

di Federico Conti

MASSA - Sta rientrando la situazione di emergenza per lo spaventoso incendio alla ditta di componenti nautici nella zona industriale di Massa. Dopo una notte di ansia a porte e finestre chiuse, stamani la Protezione Civile di Carrara ha informato che possono essere riprese le normali attività.

E’ stato domato poco dopo mezzanotte lo spaventoso incendio che intorno alle 19 è scoppiato nel piazzale della Carbonovus di Massa, azienda che produce componenti per la nautica. A fuoco un notevole cumulo di rifiuti e altri materiali stoccati nel piazzale esterno dello stabilimenti di via Dorsale, in zona industriale quasi al confine con Carrara. Secondo i Vigili del fuoco, arrivati con un dispiego di 25 unità da Massa, Lucca e La Spezia, a prendere fuori è stata soprattutto vetroresina. La colonna di fumo nera ha invaso il cielo, visibile da km di distanza. E il vento ha influito a diffondere fumi e odori fino a Sarzana. Nessuno è rimasto ferito né intossicato dai fumi, da quanto riferito dal 118.

In serata è stato attivato in Prefettura il Centro Coordinamento Soccorsi. Non sono state disposte ordinanza da parte del sindaco Francesco Persiani. Al momento, in base ai primi rilievi eseguiti, le autorità escludono elementi di tossicità dei fumi diffusi, come la presenza di diossina temuta dagli abitanti della zona. Ma saranno le analisi e i campionamenti di Arpat attesi in queste ore a fugare ogni dubbio. L’emergenza è comunque rientrata: la Protezione Civile di Carrara a metà mattinata ha informato che “è possibile riprendere ogni normale attività e non ci sono problemi ad aprire le finestre e areare i locali delle abitazioni.”

Una nottata comunque di grande ansia e forte disagio per tutta la popolazione locale, costretta in via precauzionale a tenere porte e finestre chiuse. Disagi ma anche rabbia tra i cittadini per le scarse comunicazioni da parte degli enti locali, tempestati di telefonati ai centralini per avere informazioni.

Sulle cause dell’incendio stanno indagando le forze dell’ordine: dovranno chiarire cosa abbia innescato il rogo e se l’azienda abbia rispettato tutte le prescrizioni di sicurezza nello stoccaggio di rifiuti infiammabili a cielo aperto.