CARRARA - Vogliono sicurezza i lavoratori riuniti in Località Tarnone a Carrara per manifestare contro le pessime condizioni delle strade che percorrono ogni giorno. Stimati danni per 30mila euro ogni anno per singolo mezzo.
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Ottenere un maggiore livello di sicurezza per il trasporto dei prodotti delle cave di marmo, dai blocchi alle terre: è quello che hanno chiesto a gran voce i trasportatori del distretto marmifero, riuniti a Carrara in Località Tarnone.
Riuniti sotto le associazioni di categoria Assotir, CNA Trasporto Merci e Confartigianato Massa Carrara Lunigiana, i lavoratori sono tutti d’accordo: non si può continuare a lavorare su strade malmesse che causano disagi e danni ai mezzi.
Tra le buche, le frasche e il lavaggio alla pesa, i trasportatori lamentano danni stimati in circa 30 mila euro all’anno per ogni singolo mezzo.