Viareggio - In attesa della commemorazione della strage, in programma sabato 29 giugno, e dopo la sentenza della Cassazione “Il mondo che vorrei” ricalibra e rilancia il suo impegno.
A 15 anni dall’incidente e dopo 12 anni di battaglia legale, la commememorazione della Strage di Viareggio in programma sabato 29 giugno, sarà la prima con “uno straccio di giustizia in tasca”, come dicono da “Il Mondo che Vorrei”. Sì perché l’associazione che riunisce i familiari delle vittime attende ancora le motivazioni della sentenza-bis emanata dalla Cassazione lo scorso gennaio, motivazioni annunciate per marzo ma non ancora pubblicate
Archiviata o quasi la battaglia legale, con la commemorazione di quest’anno, “Il mondo che vorrei” ricalibra i suoi obiettivi per concentrarsi ancora di più sul tema della sicurezza sul lavoro
Di qui la solidarietà ai lavoratori delle ferrovie in stato di agitazione e l’allestimento presso “Il luogo della memoria” della mostra “Non numeri ma persone” che raccoglie 46 fotografie di altrettante vittime del lavoro. Resta fermo e irrinunciabile l’appuntamento con la commemorazione. Sabato alle 11 l’arcivescovo di Lucca Monsignor Giulietti officerà la messa presso il Camposanto della Misericordia. Alle 18.30 alla chiesina dei pescatori andrà in scena “Non c’è mai silenzio”. Sempre dalla banchina sud del Burlamacca alle 21 partirà il corteo e alle 23.48, a 15 anni esatti dall’esplosione, sarà data lettura dei nomi delle 32 vittime della strage