Cardoso ricorda l’alluvione, 28 anni dopo

Cardoso ricorda l’alluvione, 28 anni dopo

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

STAZZEMA - Alle 13,45, ora dello tragedia, i rappresentanti delle amministrazioni di Stazzema, Seravezza, Pietrasanta, Forte Marmi e della provincia di Lucca hanno portato il loro omaggio a tutte le vittime dell'alluvione

Successe 28 anni fa, il 19 giugno 1996: una valanga di acqua e fango, si abbatté sull’Alta Versilia e la Garfagnana. Il paese Cardoso e Fornovolasco furono spazzati via, quindici persone uccise, danni per centinaia e centinaia di milioni di euro e molte persone furono costrette a lasciare le proprie abitazioni. L’intera comunità fu segnata da perdite inestimabili. I soccorritori lavorarono senza sosta per intere settimane, scavando tra le macerie e portando aiuto ai superstiti. Ogni anno, il 19 giugno, Cardoso e l’intera vallata dell’ Alta Versilia ricordano le vittime dell’alluvione con una serie di eventi commemorativi. Alle 13,45, ora dello tragedia, rappresentanze delle amministrazioni di Stazzema, Seravezza, Pietrasanta, Foprte Marmi e della provincia di Lucca hanno portato il loro omaggio a tutte le vittime del Cardoso. L’alluvione del 1996 ha lasciato un’eredità importante: la consapevolezza della vulnerabilità del territorio e la necessità di una gestione attenta e responsabile dell’ambiente. Negli anni successivi, sono stati fatti importanti passi avanti nella prevenzione dei rischi idrogeologici, grazie a una maggiore attenzione alla manutenzione del territorio e all’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio delle condizioni meteo e del suolo. Una terribile tragedia, ma anche l’inizio di una storia di riscatto, di un percorso originale di intervento e ricostruzione che fu un vero e proprio “modello Versilia” come ha ricordato Alessandrini. Ed su questa esperienza, di grandissimo valore anche per il futuro della protezione civile in Italia, che si impianta il convegno di oggi “”Per un territorio sicuro, iniziative e proposte”