Versilia - L'esercitazione antinquinamento dell'accordo internazionale RAMOGEPol ha interessato la costa versiliese con le operazioni che si sono svolte in mare e a terra, sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta. Coinvolti mezzi italiani, francesi e monegaschi
Il guasto all’unità navale e il conseguente sversamento in mare di idrocarburi e paraffina con l’allarme antinquinamento attivato dalle unità aeree. E’ questo lo scenario in cui si sono mossi i soggetti coinvolti nell’esercitazione RAMOGE che si è svolta a largo della costa versiliese.
La prima fase delle operazioni si è svolta in mare, con le unità navali di Guardia Costiera italiana e monegasca, della Marina Militare italiana e francese e del battello antinquinamento Nos Taurus.
Appena giunto l’allarme della chiazza di idrocarburi che si stava espandendo in mare, sono partite le procedure per limitare l’arrivo sulla costa degli inquinanti, con la stesura delle barriere galleggianti necessarie al contenimento dello sversamento.
La seconda fase delle operazioni si è svolta a terra, interessando la spiaggia di fronte al circolo velico di Marina di Pietrasanta, qua il coordinamento era affidato dalla Prefettura e alla protezione civile del comune.
In questa fase si è simulato l’arrivo degli agenti inquinanti sulla spiaggia, con l’attivazione della squadra SCAT composta da ARPAT, Capitaneria, vigili del fuoco e protezione civile comunale, coordinata dal personale dell’ISPRA del Ministero.
Una volta individuati gli agenti inquinanti sono entrati in scena i volontari delle varie associazioni di volontariato operanti sul territorio a cui è stato affidato il compito di ripulire la spiaggia e le altre zone interessate dall’inquinamento.
Le fasi delle operazioni, oltre che dal personale italiano, francese e del Principato di Monaco, impiegato attivamente, sono state seguite anche da osservatori esterni provenienti dai paesi che si affacciano sul Mediterraneo.