CALCIO D - Le undici giornate del girone di ritorno non hanno modificato la situazione: emiliani sempre avanti di due punti. Decisivo, finora, il confronto diretto. A Palazzolo col dubbio De Luca-Rajcevic.
E’ il gol che finora ha fatto la differenza. 22 dicembre 2013, circa tre mesi fa, allo stadio Porta Elisa: Luppi infila Casapieri e consegna alla Correggese vittoria e sorpasso sulla Lucchese. Da allora si sono giocate 11 partite del girone di ritorno e la marcia delle due grandi rivali non ha prodotto variazioni di sorta: due punti erano, e due punti sono rimasti, a separare rossoneri ed emiliani, anzi emiliani e rossoneri. Qualche mezzo passo falso, due per l’esattezza, anche inaspettati, hanno scandito il cammino di Lucchese e Correggese in una sorta di estenuante elastico. Insomma, se la capolista ha tentato di andarsene, la squadra di Pagliuca ha saputo rispondere e rintuzzarne ogni tentativo rimanendo a quota di sicurezza in vista del confronto diretto del 4 maggio che potrebbe decidere tutto. In mezzo però, è bene non dimenticarlo, una serie di gare e di avversari da far tremare i polsi. Chi ne avrà di più potrebbe chiudere il conto magari anche prima degli ultimi 90’. Intanto la Lucchese prosegue la preparazione in vista della trasferta di Palazzolo sull’Oglio, avversario scorbutico e in cerca di punti-salvezza e che domenica scorsa ha fermato proprio la Correggese suddetta. Ecco perchè Pagliuca, ancora in tribuna poichè sconterà la terza ed ultima giornata di squalifica, nulla vuol lasciare al caso. Il tecnico rossonero recupera De Luca, ma sempre per squalifica perde Caboni, elemento anche tatticamente fondamentale. Da capire a questo punto se in avanti si affiderà all’esperienza di De Luca oppure alla prepoptente baldanza fisica di Rajcevic. Col primo in campo, spazio in mediana ad un under, Ghelardoni, con il montenegrino centrocampo over e via libera al settepolmoni Gialdini al fianco degli intoccabili Alboni e Nolè. Probabile la conferma in blocco della difesa con Zinetti e Terlino esterni.