CALCIO C - Archiviato seppur in modo amaro il lungo cammino in Coppa Italia adesso la Lucchese deve concentrarsi sul campionato, A dieci giornate dalla fine la situazione è tutt'altro che confortante coi rossoneri ai margini della zona playout. Domenica prossima (ore 14) arriva il Rimini in un derby tra le deluse di Coppa. Una giornata ad Ettore Quirini.
“Mala tempora currunt” dicevano i latini che ai giorni nostri si dice corrono brutti tempi. In modo più sintetico tempi bui o grami. Fate voi. E’ la realtà, al 1 marzo 2024 e a due mesi dalla fine del campionato che di giornate ne mancano dieci esatte, di una Lucchese che ormai da troppo tempo si è avvitata su se stessa. Una buona partenza ma poi la squadra si è smarrita che ritrovarla pare un’impresa. Lo stesso Gorgone è andato inevitabilmente in confusione assieme a tutto il resto. Ed anche la Coppa Italia, che fino a mercoledì sera era stata un’isola felice, è svanita nel nulla alle soglie della finale. Per la serie: tantò tuonò che non piovve ma rischia di…tempestare. Arriva il Rimini a sua volta buttato fuori dalla Coppa dal Catania ma che in campionato almeno da un paio di mesi ha cominciato a viaggiare che è un piacere. Il discorso è trito e ritrito: ci vorrebbero i tre punti, una prova convincente e bla, bla bla. Ma poi ? La risposta domenica dalle 14 quando le due squadre sbucheranno dal tunnel del Porta Elisa. Il pallone racconta che l’ultima volta del Rimini a Lucca risale al 24 settembre 2022, quindi quasi un anno e mezzo fa. Va detto che quel giorno la Lucchese allora di Ivan Maraia giocò una delle migliori partite di tutto il campionato che l’avrebbe vista poi chiudere all’ottavo posto che pensarci oggi fa venire l’acquolina in bocca e tanta nostalgia. Finì 2 a 1 per i rossoneri che giocarono soprattutto un grande primo tempo. Il vantaggio fu firmato al 20esimo da Bianchimano e il raddoppio, davvero spettacolare con un tiro violento e di rara precisione balistica, da Mastalli allo scadere del primo tempo. Due calciatori che al di là di quella giornata di gloria non hanno lasciato una grande traccia del loro passaggio all’ombra delle mura. Solo a tempo scaduto, all’incedere del 92esimo, il Rimini accorciò le distanze con Claudio Santini, per la più classica rete dell’ex, ma ormai come suol dirsi era troppo tardi.