CALCIO D - Domenica riprende il campionato. Arriva il giovane e modesto Riccione per una gara assolutamente agevole. Il tecnico Pagliuca ne approfitterà per adottare un robusto turn over, in parte voluto ed in parte obbligato.
La lunga volata, da qui al 4 maggio del campionato di serie D. Fosse, e in parte lo è, una corsa a tappe il primo ostacolo sulla strada della Lucchese potremmo definirlo una tappa di trasferimento. Si chiama infatti Riccione e davvero non fa troppa paura (anche se ogni avversario va rispettato) l’avversario che domenica prossima al Porta Elisa si troverà di fronte la squadra di Guido Pagliuca. Dopo il silenzio stampa della settimana scorsa (del dopo-Formigine) e la sosta (ultima stagionale, poichè nella settimana di Pasqua ci sarà l’anticipo del Giovedì Santo), la Lucchese torna a parlare e a far parlare di sè. Come dicevamo la ripresa delle ostilità calcistiche beninteso è piuttosto soft: il primo impegno di Aliboni e compagni sarà infatti costituito dalla gara interna contro un giovanissimo Riccione. Dopo mille disavventure i biancoblu romagnoli stanno cercando di finire, e di onorare al meglio, il campionato con una squadra che è una sorta di Juniores prestata alla serie D. Dunque turno agevole dove i tre punti paiono scontati e la goleada nell’aria. Del resto Pagliuca ne approfitterà per smaltire squalifiche (Espeche e Chianese) e infortuni (Nolè e Zinetti). Spazio dunque ad elementi che potranno risultare utili nel lungo rush finale. Ci riferiamo ai vari Biagini, Gialdini (che rientra dopo due turni di squalifica) e Papini, giovanotto del ‘95 da gettare nella mischia e da verificare. Anche perchè gli altri elementi di tale quota o sono infortunati (il suddetto Zinetti) oppure con ogni probabilità ancora impegnati alla Viareggio Cup come Pecchioli e Azzolin.