VIAREGGIO - I pescatori sono in ginocchio: ieri sera un altro peschereccio si è incagliato, riuscendo per fortuna a liberarsi. Ma oggi tutte le barche sono rimaste ferme in banchina. Minacciano di disarmare la marineria o di spostarsi in altri porti: Marina di Carrara, La Spezia o Livorno.
Mollare o spostarsi. E’ l’ultima spiaggia che resta ai pescatori di Viareggio, dopo essersi ritrovati ancora una volta fermi in banchina a causa dell’inagibilità dell’avamporto. Domenica notte un altro peschereccio della flotta Milù è rimasto incagliato riuscendo a liberarsi dopo lunghe manovre. Nessuno vuole più uscire mettendo a rischio la barca e la vita. E oggi tutti i pescatori sono rimasti all’ormeggio e sono sul piede di guerra.
Solo poche ore fa il presidente Giani aveva affermato che la situazione era praticamente risolta. La draga Aurieldo tuttavia da due giorni è ferma in banchina.
A marzo è previsto l’arrivo di una nuova e più potente draga. Ma le imprese della pesca non sopravviveranno altri due mesi. Per questo restano solo due strade.
Dure le accuse rivolte dai pescatori all’Autorità Portuale e alla Regione per l’inadeguato dragaggio eseguito in tutti questi anni, confermato dalle condizioni attuali della banchina commerciale: inaugurata nell’estate 2020 con una profondità di acque di sei metri, oggi è lambita da una piccola spiaggia che copre addirittura i parabordi.