VIAREGGIO - Al via il processo per la morte della psichiatra Barbara Capovani, uccisa lo scorso aprile fuori dall'ospedale Santa Chiara. Imputato per omicidio il torrelaghese Gianluca Paul Seung: si procede per giudizio immediato.
Si è aperto oggi al Tribunale di Pisa il processo per l’omicidio di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa fuori dal servizio di psichiatria degli adulti all’ospedale Santa Chiara lo scorso aprile.
Imputato il suo ex paziente Gianluca Paul Seung. Il 35enne, residente a Torre del Lago, accusato di omicidio volontario e tuttora in carcere, non si è presentato in aula: ha chiesto di intervenire in video conferenza, ma non è stato possibile.
L’uomo, secondo la Procura, aggredì la psichiatra alle spalle all’esterno del reparto colpendola ripetutamente alla testa con una spranga o un martello. La donna morì dopo alcuni giorni di agonia mentre l’arma del delitto non è mai stata ritrovata. La polizia, che ha condotto le indagini, ritrovò successivamente in un cassonetto le scarpe sporche di sangue che Seung avrebbe indossato al momento dell’aggressione e nell’abitazione torrelaghese dell’imputato alcune cartelline con documenti clinici sui quali è stato rinvenuto il dna di Barbara Capovani. Presenti in aula i figli e la madre della professionista uccisa ad aprile scorso. La Asl Toscana Nord Ovest si è costituita parte civile. Il processo si svolte con giudizio immediato. La prossima udienza è fissata per il 17 gennaio.