CALCIO D - Il forte attaccante della Lucchese protagonista nel bene e nel male a Castelfranco Emilia. Prima segna la rete che riapre il match ma allo scadere perde il pallone che costa la sconfitta. Ripresa la preparazione.
Guardare avanti e non voltarsi indietro. Mai. E’ un bel modo di dire magari più complicato farlo con la giusta determinazione. Ma in casa-Lucchese dev’essere così. Troppo doloroso, calcisticamente parlando, mettersi a rimuginare ancora sulla sconfitta davvero bruciante maturata sul campo del forte Castelfranco che proprio contro i rossoneri ha ritrovato uomini e gioco. Ma tant’è. E’ la dura legge di un campionato dove non ti puoi permettere cali di tensione e di concentrazione. E dove la stanchezza al 94esimo e dintorni la paghi a caro prezzo. Chiedete al povero Luca Caboni che il suo, vedi gol che aveva riaperto il match, lo aveva fatto ma che all’ultimo tuffo ha perduto un pallone di vitale importanza. E meno male che il 26enne attaccante sardo non ha preso un giallo che gli sarebbe costato anche la squalifica. Anche perchè in vista della gara interna di domenica prossima contro il Palazzolo Pagliuca, che tornerà in panchina, dovrà già fare a meno di Aliboni in mezzo al campo e con ogni probabilità di Tarantino in attacco. Scelte dunque quasi obbligate con l’inserimento di Lo Sicco a centrocampo e l’avanzamento di Chianese che con Lima, non male la sua partita al Ferrarini, e lo stesso Caboni che agirà da punta centrale completerà il reparto di attacco. Gli uomini al momento sono questi: vedremo se alla riapertura del mercato la società provvederà a rimpolpare una rosa che in alcuni reparti è davvero risicata per una squadra che può e deve puntare alla promozione. Ne parleremo giovedì sera (ore 21,15) a “Curva Ovest” con il presidente Andrea Bacci e il vice-presidente Nicola Giannecchini.