LUCCA - Il convegno ha unito scuola, terzo settore e patti di comunità per trovare una nuova strada che unisca ascolto, crescita e accoglienza.
Una giornata di riflessioni e proposte per rispondere, con metodi innovativi e vicini ai bisogni degli studenti e dei docenti, a una delle esigenze più urgenti della quotidianità: la povertà educativa. Questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dal progetto “L’ora di lezione non basta”, che ha riunito nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca rappresentanti di scuola, terzo settore e patti di comunità per trovare una nuova strada che unisca ascolto, crescita e accoglienza. Il programma di durata quadriennale, selezionato dalla Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nel bando Nuove Generazioni (per la fascia di età 5-14 anni), si basa sul presupposto che una comunità locale diventa “educante” ed è capace di contrastare la povertà educativa quando trova nella scuola il punto di riferimento attorno alla quale connettere i diversi attori che svolgono funzioni culturali, sociali, educative, sanitarie, economiche, amministrative. La vivacità della comunità locale diviene così occasione di crescita, innovazione e trasformazione anche per la scuola e i bambini tornano a essere messi al centro. Il progetto LODLNB coinvolge 15 Istituti scolastici della Rete nazionale delle scuole Senza Zaino distribuiti su 9 Regioni e 15 partner a carattere nazionale, ciascuno con una competenza specialistica necessaria per lo sviluppo di una comunità educante, con particolare riguardo alle tematiche di bullismo, pratiche riparative, didattica musicale, gamification, strumenti digitali.