CICLISMO - Il patron lucchese lascia ancora qualche dubbio sulla disputa del Giro di Toscana nel 2014. Fanini vuole che le atlete protagoniste della protesta nell’ultima tappa Lucca-Firenze vengano perlomeno ammonite.
A circa 20 giorni dal clamoroso epilogo con la protesta assurta agli onori della cronaca nazionale si discute ancora del Giro di Toscana e di quello che sarà il suo destino. Giunta alla 18esima edizione la corsa voluta tanti anni da patron Burnello per ricordare la figlia Michela è ormai un punto fermo del calendario internazionale ed ha una valenza straordinaria sul piano tecnico come ha dimostrato anche il recente campionato del mondo. L’ordine d’arrivo: prima Vos, seconda Johansson e terza la nostra Ratto, è quasi in fotocopia con quello della tappa Bottegone-Massa e Cozzile del 12 settembre scorso dove l’unica intrusa fu Giorgia Bronzini. Già, ma a questo punto ci si chiede se il Giro di Toscana si disputerà ancora oppure come qualcuno teme l’arrivo di Firenze di un paio di settimane fa abbia costituito il mesto epilogo. Brunello Fanini non scioglie le riserve anche se la sua richiesta è che le atlete venagno perlomeno ammonite per l’atto cppiuto ai suoi danni e della corsa. Il dubbio rimane e non è una bella notizia per gli appassionati di ciclismo. Ma personalmente riteniamo anche per le stesse cicliste e tutto il movimento femminile italiano che al mondiale ha confermato di essere vivo. Pechè se è vero che le varie Bronzini, Cantele e in parte anche la Guderzo, hanno deluso, il pedale rosa italiano sta sfornando alcune atlete che faranno parlare di sè. Ogni riferimento a Rossella Ratto, Elisa Longo Borghini e Francesca Cauz, non è puramente casuale. E la vetrina del Toscana rimane, e rimarrebbe, un tassello fondamentale. Perciò crediamo ache alla fine il Toscana 2014 si farà.