VIAREGGIO - La risorsa spiaggia in Italia non è scarsa. Lo ha stabilito il tavolo tecnico ministeriale chiuso giovedì scorso a Roma. Per i balneari è necessario che il Governo subito si confronti con Bruxelles, prima ancora di varare nuovi provvedimenti.
Solo il 33% delle coste marittime italiane è al momento in concessione. Il dato definitivo è uscito dal tavolo tecnico interministeriale che si è concluso giovedì, dopo tre mesi di lavoro sulla mappatura. E con questo dossier il Governo si appresta a negoziare con Bruxelles l’esclusione dei balneari dalla direttiva Bolkestein potendo affermare che la risorsa spiaggia non è scarsa e dunque che per ristabilire la concorrenza si può aprire il mercato a nuovi concessionari senza toccare gli attuali.
Non è chiaro se questa strategia funzionerà e se basterà a salvarli dalle aste, ma i sindacati dei balneari sollecitano il governo ad incontrare subito con la Commissione europea.
La scadenza delle concessioni resta infatti il 31 dicembre 2023. Per evitare il caso, i Comuni sono chiamati ad attivare la deroga di un anno prevista dalla legge sulla concorrenza del Governo Draghi. Ma almeno in Versilia nessuna amministrazione ha ancora compiuto atti motivati.