LUCCA - Uno studio francese e due università internazionali a Lucca per approfondire caratteristiche e architettura del monumento. L’assessore Santini:”Sarà nostro compito promuovere a dovere una meraviglia architettonica che rappresenta la città nel mondo e di cui dobbiamo sempre andare orgogliosi”
Un gruppo di architetti francesi è salito sulla Torre Guinigi di Lucca per un progetto dedicato ai giardini pensili in Europa: l’accurato lavoro di ricerca è portato avanti dallo studio francese ChartierDalix, che in questi giorni ha visitato la torre per eseguire riprese fotografiche da ogni angolazione, esaltando la bellezza, il fascino e il profilo che rende unica questa torre.
Tra i monumenti simbolo della città, visitata da migliaia di turisti che salgono 230 gradini fino alla cima per ammirare un panorama straordinario, la Torre Guinigi è oggi anche materia di studio. Con i suoi 45 metri di altezza ha una sua originale architettura ed è conosciuta nel mondo per la presenza di un giardino sulla sua sommità, sette lecci che sono lì da secoli, e la rendono inconfondibile e praticamente unica al mondo. Una torre alberata che insieme alla Torre delle Ore sono le uniche rimaste intatte, tra le 130 torri medioevali che caratterizzavano Lucca.
L’interessante e ambizioso progetto, in collaborazione con il Pavillon d’Arsenal, centro di architettura e urbanistica con sede a Parigi, è patrocinato dal Ministero della cultura francese e oltre ad una pubblicazione è prevista anche un’esposizione nella capitale francese con fotografie e immagini dei più importanti edifici e costruzioni con giardini pensili, tra cui anche la Torre voluta da Paolo Guinigi, signore di Lucca nel Quattrocento, visibile da ogni angolo della città. Un tempo simbolo di potenza e rinascita, oggi una delle principali attrazioni turistiche e compare anche nella locandina dell’edizione 2023 di Lucca Comics & Games.
“La Torre Guinigi è un simbolo della nostra Lucca nel mondo – ha commentato l’assessore al turismo, Remo Santini – Tra il 14 ed il 15 agosto sono saliti in cima alla torre oltre 2.300 visitatori: un risultato straordinario a cui daremo seguito e continuità con campagne di promozione e visibilità sempre più ambiziose”.
Intanto anche l’Università di Zurigo e un gruppo guidato dal professor Stephan Brenneisen, docente di ecologia urbana, nelle scorse settimane ha visitato la città nell’ambito di un corso sulla progettazione di giardini pensili. Della torre con i lecci, secondo la leggenda piantati dallo stesso Paolo Guinigi, si è occupata anche l’Università di Costanza per un altro progetto sempre dedicato alle torri alberate che sono pochi casi nel mondo.