Terrorismo: arrestati quattro anarchici tra Carrara e Genova, perquisizioni anche a Lucca

Terrorismo: arrestati quattro anarchici tra Carrara e Genova, perquisizioni anche a Lucca

Redazione

di Redazione

CARRARA - Attraverso il periodico clandestino Bezmotivny, stampato in una tipografia di Massa, istigavano all'insurrezione anarchica e alla rivoluzione. Con l'accusa di terrorismo per nove affiliati al circolo anarchico Goliardo Fiaschi di Carrara sono scattate le misure cautelari.

Quattro arresti e cinque obblighi di dimora. In tutto nove persone sono indagate per terrorismo nell’inchiesta Scripta Scelera eseguita dalla Polizia di Genova, La Spezia e Massa-Carrara. Nove militanti anarco-insurrezionalisti appartenenti al circolo anarchico Goliardo Fiaschi di Carrara. L’accusa è di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica. Il più giovane degli arrestati ha 27 anni.

Sono scattate perquisizioni locali, personali e informatiche che hanno toccato anche la provincia di Lucca.  La Polizia ha sottoposto a perquisizione anche il circolo libertario Goliardo Fiaschi di Carrara e la tipografia Avenza Grafica a Massa, luogo dove veniva stampato clandestinamente il periodico d’area Bezmotivny, messo sotto sequestro.

Infatti, tra le principali accuse mosse dalla Procura al gruppo  c’è l’ideazione, la redazione, stampa e diffusione della pubblicazione clandestina Bezmotivny–Senza Motivo, quindicinale usato per promuovere e diffondere i messaggi anarchici più oltranzisti. La prima edizione risale al dicembre 2020.

Dall’inchiesta emerge che uno degli indagati ha mantenuto i contatti con Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto con il 41 Bis per terrorismo e per il quale il gruppo carrarese chiedeva la liberazione attraverso vari striscioni apparsi nel tempo in città. Sul periodico sono state pubblicate anche interviste e scritti di Cospito in cui si invita esplicitamente a colpire obiettivi umani e ad attaccare le istituzioni con le armi. Nei pc e nei cellulari sequestrati si cercano collegamenti con gli attentati avvenuti in Italia negli ultimi anni.