Un sublime Sergio Bernal incanta la Versiliana

Un sublime Sergio Bernal incanta la Versiliana

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pietrasanta - Una serata definita dagli spettatori "sublime" è stata quella vissuta al teatro della Versiliana dove il pubblico è rimasto incantato dall'esibizione di Sergio Bernal, l'etoile del balletto nazionale di Spagna che ha portato in scena  uno spettacolo affascinante ispirato alla cultura iberica e allo spirito gitano tra vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois con la direzione artistica di Ricardo Cue

 

Tra coreografie originali, come “The Last Encounter” di Ricardo Cue, sulle note di “Hable con ella” di Alberto Iglesias e l’assolo “The Swan” sempre di Ricardo Cue con musica di Camille Saint-Saëns, interpretato da Sergio Bernal – un’inedita versione del “Bolero” di Maurice Ravel e il celebre “Zapateado” creato da Antonio Ruiz Soler sulla musica di Pablo de Sarasate per un visionario racconto per quadri in cui si fondono la tradizione spagnola, l’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco, espressione e simbolo della cultura gitana.

Un ritorno in Toscana per Bernal, da cui era assente da diversi anni.

Sergio Bernal, classe 1990, nato a Madrid, è considerato il Re del flamenco, già primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna, vera star internazionale del balletto classico e del classico spagnolo che è presente nei più importanti gala di danza di tutto il mondo.