ATLETICA - 1 agosto 2021, una data scritta a caratteri cubitali nella storia delle sport italiano. Due anni fa, esattamente due anni fa ed era di domenica e come oggi eravamo in redazione, assistemmo ad una delle imprese più belle e clamorose, ma anche più rilevanti sul piano tecnico: La vittoria di Marcell Jacobs sui 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo posticipate di un anno causa covid.
In realtà non fu così clamoroso perchè già nelle batterie e in semifinale l’atleta cresciuto nella Virtus Lucca aveva dimostrato di poter dare del filo da torcere ai formidabili e sempre velocissimi sprinter americani a cominciare da quel Kerley che forse era il grande favorito della vigilia ma che dovette inchinarsi all’azzurro. Marcell corse quei 100 in modo meraviglioso fermando i cronometri sul 9″79 arrotondato poi a 9″80 naturalmente nuovo primato italiano ed europeo. Furono minuti scanditi dalla gloria e il cielo nipponico si colorò d’azzurro perchè mentre Jacobs trionfava sui 100 metri quasi in una irripetibile e fantastica simultanea di inenarrabili emozioni, Gianmarco “Gimbo” Tamberi vinceva ex-equo la gara di salto in alto condividendo l’oro con un grandissimo: il qatariotata Mutaz Essa Barshim. Tutto bellissimo, semplicemente unico. Oggi, a distanza di due anni esatti da quel 1 agosto, Marcell Jacobs sta tentando faticosamente di superare i troppi acciacchi fisici che lo hanno penalizzato soprattutto in questo tribolato 2023. L’attesa è per i mondiali di Budapest in programma fra due settimane. Naturalmente tutto è avvolto in un pesante cappa ricca di incognite e incertezze sulle reali condizioni del campion. A noi però piace ricordalo così, come due anni fa, quando sulla pista di Tokyo stupiva il mondo e faceva impazzire l’Italia. Sperando di poter rivivere quei momenti.