LUCCA - La societa' ha scelto di rompere con il passato ma questo ha significato recidere il cordone ombelicale che legava la Lucchese a Lucca United unica proprietaria dello storico logo rossonero, quello con una pantera degna di questo nome.
Dopo 10 giorni di ritiro al ciocco, due allenamenti a San Giuliano. Per la Lucchese è il momento dei primi bilanci che al netto dei risultati che ci saranno, riguardano prima di tutto il lavoro della societa’. A partire dagli acquisti. Nuovi arrivi mirati quelli scelti dal diesse Frara e con il direttore generale Mangiarano. Giocatori giovani e giocatori esperti che vanno a formare una rosa sulla carta almeno competitiva per la categoria. Il presidente Bulgarella ci ha messo del suo, facendosi vedere a Castelvecchio Pascoli nel momento giusto, e in poche parole riuscendo a togliere personalmente dal mercato capitan Tiritiello che radiomercato dava gia’ con le valige pronte per Ancona dove lo aspettava un lungo e remunerato contratto. La stessa fermezza – ma in questo caso nemmeno serviva – la societa’ l’ha dimostrata presentando un nuovo marchio ma in questo caso la decisione per molti tifosi non è stata davvero felice. Lo storico logo della lucchese rappresentava infatti un legame forte, fortissimo, con quella base sportiva lucchese che in epoche nefande e disastrose creo’ un movimento popolare del calibro di quello riconosciuto a Lucca United. Rinunciare a quello scudetto significa recidere un legame forte fra Lucchese e Lucchesi, fra societa’ e tifosi che gia’ qualche mese fa suonarono la sveglia alla vecchia proprieta’. Bello o brutto che lo si voglia giudicare il nuovo logo rompe con il passato e getta alle ortiche l’impegno personale, economico e di cuore di chi per quel logo ha speso soldi e nottate insonni. Non ce ne voglia chi ha deciso ma bisognava avere meno fermezza e maggiore sensibilita’.