MOTORI - Il pluricampione garfagnino vive una stagione di transizione con la Peugeot 208 R2 che ha comunque portato all’ottavo posto assoluto. Riconosce la bravura di Basso ma dal 2014 e’ gia’ pronto a dare battaglia.
Che Ciocco strano per Paolo Andreucci. Il sette volte campione italiano che il rally di casa lo ha vinto sei volte e che stavolta sapeva di non poterlo vincere, ne’ tantomeno lottare per farlo. Gia’, il pluricampione garfagnino che comunque ha dato spettacolo sulle strade di casa. La sua piccola Peugeot 208 R2 non aveva il motore ne’ tantomeno i cavalli necessari per competere coi vari Basso, Perico, Scandola e compagnia viaggiante. Allora Ucci ci ha messo del suo inanellando una serie di tempi di tutto rispetto e chiudendo all’ottavo posto assoluto, che poi non e’ cosi’ malaccio. A fine gara tra le viuzze bagnate della sua Castelnuovo il sorriso non manca, cosi’ come la lucida analisi della realta’ di un 2013 da vivere sviluppando la nuova macchina in attesa della R5. Ma Ucci promette che dal prossimo anno i mammasantissima del rally dovranno di nuovo fare i contti con lui. Cosi’ e’ se vi pare. Insomma un anno di transizione per Paolino Andreucci cui pero’, non lo nega, e’ mancato il duello, il sapore dell’acre sfida coi grandi del rally. Lui, che negli ultimi dieci anni li ha spesso, se non quasi sempre, battuti. A cominciare dal vincitore Basso cui ha reso il giusto omaggio. In definitiva aspettate gente, aspettate che il super Ucci da Castelnuovo tornera’ a ruggire come e piu’ di prima.